il terremoto è una potente metafora della nostra vita

il terremoto è una potente metafora della nostra vita

Il terremoto è un evento davvero drammatico. In pochi istanti vedi letteralmente crollare le tue certezze, la tua storia, il tuo presente.

 

Momenti terribili, oggettivamente difficili da gestire ed affrontare, sulle quali vale la pena fare alcune riflessioni.

 

LA SITUAZIONE

Ero bambino ma ricordo ancora nitidamente le sensazioni, i rumori e le immagini del terremoto che colpì la Campania nel 1980.  Un sisma devastante di cui la regione porta ancora oggi (soprattutto per la gestione dissennata della situazione) le ferite.

 

Uno dei ricordi più forti che ho è  la tranquillità che mia madre trasferì a tutti noi sia nel momento della scossa che nei giorni successivi.  Durante il terremoto era sola in casa con 7 bambini, tra i 4 ed i 10 anni.  Non si è mai persa d’animo, non si è lasciata prendere dal panico ed ha gestito in maniera ottimale la situazione.

Mantenendo la calma ed il sorriso, ci fece ordinatamente uscire in strada mentre cercava  di capire la gravità della situazione. Ricordo che andai fuori scalzo, e la cosa mi apparve perfino divertente.

Non c’erano cellulari, la preoccupazione per i nonni, mio padre e tutti i familiari era enorme, eppure è riuscita a restare lucida, affrontando in maniera ottimale quella sfida.

 

 

L’ INSEGNAMENTO

E’ fondamentale, nei momenti difficili mantenere la calma e utilizzare a pieno le proprie risorse.

Ansia, nervosismo, terrore…  Queste reazioni, pur comprensibili, possono peggiorare la situazione.  Occorre imparare a gestire al meglio quegli attimi.

Certo, ci sono persone più abituate ad affrontare la vita in questo modo. Ma l’abitudine può essere creata, acquisita, rafforzata. Il carattere non è che il risultato delle azioni che facciamo ripetutamente.  In Giappone sono abituati a gestire queste emergenze. Ognuno sa esattamente cosa fare, sa come comportarsi, sa come reagire.

 

Le cose non si subiscono, si gestiscono. 
A partire dai problemi più piccoli di tutti i giorni, allenati a dirigere la tua mente verso la soluzione migliore. Ti sorprenderai ad apprezzare la potenza del focus mentale. E questa capacità ti accompagnerà ogni qualvolta tu ne abbia bisogno, anche nelle situazioni più difficili. 

 

 

LA NOSTRA RESPONSABILITÀ

Il terremoto è una metafora potentissima della nostra vita. Viviamo più o meno tranquilli e  sicuri fin quando un evento drammatico non scuote la nostra esistenza.

 

Piangiamo lacrime di coccodrillo. Facciamo promesse, ci impegniamo a cambiare le cose, poi di fatto tutto resta più o meno come prima.

No, non sto parlando solo dei politici. Parlo di tutti noi, che spesso facciamo esattamente come loro.

 

In questi giorni in tv il dibattito è serrato: non si è fatta prevenzione, si è costruito in maniera dissennata, non si è tenuto conto dei rischi…

Nel nostro Paese, ogni volta che c’è una tragedia si dicono sempre le stesse cose. Recentemente per l’alluvione di Genova e le Cinque Terre,  quella della provincia di Messina, quella di Sarno, quella di Soverato e l’elenco potrebbe continuare… per non parlare dei vari terremoti, l’Abruzzo, l’Emilia…

Piangiamo i nostri morti, vediamo la distruzione nelle nostre città… Ma poi non si fa nulla per cambiare. 

Da sempre, gli esperti dicono le stesse cose: L’Italia è un paese ad elevato rischio sismico, e l’urbanizzazione selvaggia a creato moltissime zone a rischio dissesto idrogeologico.

Bisognerebbe investire, mettere in sicurezza, bonificare, rafforzare, ristrutturare… Ma…

 

Non ci sono i soldi, non c’è la volontà, si hanno altre priorità…

Salvo poi spendere cento volte di più per rimediare ai danni.

 

In queste situazioni, ci scagliamo, giustamente, contro i politici e la loro inefficienza, inefficacia e incapacità (a voler essere buoni) nella gestione della cosa pubblica.  La prevenzione è fondamentale. Tornando in Giappone, di scosse come quelle che hanno distrutto il nostro Paese, ne avvengono tutti gli anni. Tsunami a parte, (e sono sicuro che hanno imparato anche da quello), le scosse non lasciano nessun segno. La prevenzione è uno stile di vita. 

Ma torniamo all’Italia ed i suoi governanti… hanno tutte le colpe e responsabilità, ma non sono molto diversi da noi…

 

LA SALUTE

Il nostro Paese è lo specchio dei nostri comportamenti quotidiani. Anche noi, per noi stessi, facciamo molto poco per la prevenzione; per  preservare la salute, e mantenere alta la qualità della nostra vita.

Adottiamo comportamenti dissennati: mangiamo di fretta e male, non facciamo attività fisica, non curiamo la postura, non abbiamo il tempo per fermarci e riposare un po’; non sappiamo più comunicare, andiamo sempre di fretta, non riusciamo più ad ammirare le cose che ci circondano, non sappiamo più amare, giocare, ridere…

 

La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti 

 

Ci lamentiamo della nostra salute, ci lamentiamo delle nostre relazioni, del rapporto coi figli, dello stress… Ma il nostro stile di vita è decisamente folle.

La vita è fatta di scelte. Scegli tu come vivere. Investi ogni giorno un po’ di tempo su te stesso, diventa consapevole delle tue azioni, scopri le tue priorità, dedica del tempo per le cose che davvero contano per te.

Il benessere lo si costruisce giorno per giorno, momento per momento.

 

Sono le piccole cose a dare un senso ed un valore alla tua esistenza. Puoi fare la differenza. Puoi iniziare davvero a vivere meglio.

Inizia con poco. Un piccolo passo alla volta ti porterà davvero lontano.

 

Se le parole che hai letto ti hanno colpito, incuriosito e fatto pensare, dai un’occhiata a questa pagina.   Valuta davvero la possibilità di passare una intera giornata con il mondo Vivere Rilassatamente.  Hai la garanzia totale: soddisfatto o rimborsato!

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    Gianluca
    Agosto 10th, 2012 at 1:46 am

    Sono profondamente d’accordo con i tuoi pensieri.
    È vero, il terremoto è un evento che ti cambia la vita. Ti squote dentro in maniera forte e ti lascia segni indelebili nella memoria.
    Quella del terremoto è una metafora che si adatta a pennello all’esperienza umana. Non a caso decidiamo di cambiare o modificare i nostri pensieri o comportamenti quando qualche evento esterno ci turba internamente.
    Da un punto di vista oggettivo sembra anche sciocco, ma la cruda realtà dei fatti è esattamente questa.
    Delle volte sappiamo di sbagliare, sappiamo che dovremmo reagire o comportarci diversamente a fronte di quella situazione, sappiamo che quel comportamento nuoce a chi sta intorno a noi, ma restiamo a guardare inermi e senza fare niente. Abbiamo bisogno di eventi forti, a volte drammatici per iniziare a rispristinare una condizione di vita ottimale, come se questi eventi ci dessero la motivazione essenziale che ci manca, anche se sappiamo in fondo di averla dentro di noi naturalmente.

    Bella riflessione.

    Gianluca

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