Lavori troppo?

Lavori troppo?

Stress e lavoro. Un binomio per molti inscindibile.

 

La maggior parte delle persone attribuisce al lavoro la causa del proprio stress. Liberi professionisti, imprenditori, insegnanti, operai, dipendenti, dirigenti, commercianti o artigiani… non c’è differenza. Poi c’è anche tutto il mondo di coloro che sono senza lavoro. Insomma, a questa parola il più delle volte sono associati pensieri e sensazioni negative.

Che la vita sia impegnativa è un fatto scontato. Problemi, imprevisti e difficoltà non mancano mai. Ma a fare la differenza, nella vita di ognuno, è spesso l’atteggiamento mentale. Possiamo affrontare le cose che ci accadono in maniera diversa. Il più delle volte accade che sia la nostra percezione della realtà e di quello che ci capita a rendere più “pesante” la situazione.

 

Facci caso: quando siamo sotto pressione, tutto sembra più difficile.

Ti è mai capitato di ritrovarti a dare un consiglio ad un amico alle prese con un problema? La sua situazione spesso ti appare semplice, riesci a mantenere la mente lucida ed è probabile che tu sappia perfettamente come affrontare al meglio la cosa.

Ma cosa accade quando qualcosa di simile capita a te?

Quando sei dentro ad una situazione difficile, non sempre riesci ad utilizzare le tue risorse. Non hai la necessaria lucidità mentale per affrontare le cose; sei mentalmente e fisicamente scarico e ti senti sopraffatto dagli eventi. Lo stress aumenta e, in un circolo vizioso, non fa altra che acuire il problema.

 

Ed allora che fare?

 

Il segreto è sempre quello. Fermati. Fermati il tempo necessario per ricaricare le batterie. A mente fresca si ragiona meglio. Ed a migliorare non sono soltanto le performance, ma anche la qualità della vita.

Uno dei sintomi dell’arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro. (B. Russell)

 

Non ho tempo…

Sono in molti a lamentarsi della mancanza di tempo, c’è chi afferma di non potersi fermare… Bè, a volte capita anche a me, lo ammetto. Ma sono piccole balle che raccontiamo a noi stessi o agli altri. Fermarsi ogni tanto è il modo migliore per svolgere il proprio lavoro. Non ha senso tirare troppo la corda. Così non si può dare il meglio di se. Si rende di più dedicando, di tanto in tanto, un po’ di tempo a se stessi.

 

Non è un nostro diritto, è un nostro dovere.

Può bastare davvero molto poco: inizia con prenderti ogni giorno 5-10 minuti tutti per te. Dedica questo momento al silenzio, all’ascolto del tuo respiro, a lasciare andare la mente, magari aiutandoti con un po’ di buona musica o  praticando un semplice esercizio di rilassamento guidato.

I risultati ti sorprenderanno. Man mano che questa piccola abitudine si farà spazio nelle tue giornate, noterai benefici sempre maggiori, in termini di serenità, benessere e produttività. Avrai più risorse a tua disposizione per affrontare i problemi, le sfide e gli impegni di tutti i giorni e starai molto meglio con te stesso e con gli altri.

La qualità della vita dipende dalle piccole cose.  Si può migliorare: a te la scelta!

PS:

Vivere Rilassatamente, al momento in cui scrivo, ha superato i 2500 fan su Facebook.

Il mondo si migliora partendo da noi stessi. Grazie!!!

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