crisi

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Che cosa è davvero importante nella tua vita?

Per che cosa vale la pena di impegnarsi ogni giorno? Cosa sono per te la felicità, il successo, il benessere?

E’ probabile che ti sia capitato di fare queste riflessioni. E la risposta a queste domande dovrebbe tracciare la rotta della vita di ognuno di noi.

Il dato di fatto è che, purtroppo, la maggior parte delle persone non vive in linea con quello che vorrebbe.

Spesso si vive totalmente in balia degli eventi o di uno sistema che sembra costruito ad arte per renderci infelici ed insoddisfatti.

In questo periodo l’economia globale sta vivendo momenti difficili, molte aziende sono in difficoltà e molte persone stanno perdendo il loro posto di lavoro.

Quando per molte  famiglie il problema principale è come arrivare a fine mese, ragionare di temi quali felicità, successo o qualità della vita può sembrare quasi fuori luogo.

 

I soldi.

Tutto ruota intorno al denaro. Sembra davvero non bastare mai. Abbiamo costruito un mondo in cui per ottenere denaro siamo disposti a sacrificare qualsiasi altra cosa.

Ne abbiamo bisogno. I soldi ci occorrono per pagare i debiti, le bollette, le tasse, per mangiare e per comprare tante cose, a volte utili e spesso, decisamente superflue.

Il mondo che ci siamo creati è malato. Lo stile di vita che abbiamo adottato, è per certi versi decisamente folle.

Il progresso e la crescita economica del dopoguerra hanno portato l’uomo a perdere di vista alcuni aspetti fondamentali.

Abbiamo vissuto nel consumismo più sfrenato. Siamo stati abituati ad acquistare oggetti da usare poche volte e poi gettare rapidamente via; nuovi modelli, nuove mode, nuovi formati, nuovi “bisogni”… Tutti in fila per approfittare dell’imperdibile offerta speciale.

Non siamo più persone. Siamo soltanto consumatori. Prede da conquistare con ogni mezzo.

Siamo abituati, spesso inconsapevolmente, a valutare noi stessi e gli altri in base all’avere piuttosto che all’Essere; abbiamo perso di vista l’importanza delle relazioni e delle emozioni.

Dobbiamo lavorare, fatturare, correre e non abbiamo il tempo nemmeno per un caffè con le persone che amiamo davvero; dobbiamo pagare la rata dell’auto e non abbiamo il tempo per goderci i nostri figli; abbiamo centinaia di amicizie su facebook, siamo sempre collegati con tutto il mondo “grazie” ai nostri supermoderni smartphone e così  spesso ci sentiamo soli…

Ne siamo dentro fino al collo.

 

Ma è davvero questo il mondo che vogliamo?

Io sono fermamente convinto che è proprio grazie a questa forte crisi che stiamo vivendo sia possibile cambiare le cose.

Ne sono certo. C’è sempre un aspetto positivo nei momenti di crisi.

La difficoltà può portarci a riflettere più in profondità su noi stessi e sui nostri comportamenti sui nostri bisogni, sulle nostre scelte.

Pensare di più prima di acquistare; pensare di più prima di gettare via, pensare di più alla qualità della nostra vita, divenire consapevoli delle nostre azioni, dei nostri pensieri, delle nostre reali priorità

Alcune aziende approfittano della crisi per investire. Investire nella qualità dei loro prodotti, investire nelle energie rinnovabili, investire nella crescita delle competenze di manager e dipendenti. Guarda caso, sono proprio quelle aziende ad essere le più forti sul mercato. Sono loro che riescono ad affrontare al meglio i momenti difficili ed a trarre profitto quando tutti gli altri hanno problemi.

 

Il cambiamento

Quando attraversi un momento di crisi, fatti forza. E’ una grande opportunità di crescita. Poniti alcune delle domande che ho citato prima, chiediti continuamente cosa puoi fare di diverso per cambiare le cose. Investi su te stesso. Frequenta un corso di crescita personale o leggi un libro ricco di spunti di riflessione, sviluppa le tue competenze, scegli un modello da cui trarre ispirazione.

Quello che fai per te stesso non te lo può portare via nessuno. Quello che impari è tuo per sempre.

Puoi scegliere tu come vivere, che direzione dare alle tue giornate. Un vecchio proverbio dice più o meno così: Se non sai dove stai andando, potresti finire da un’altra parte…

Decidi cosa vuoi ottenere davvero, e poi agisci in maniera costante e decisa. E’ l’unico modo che hai per aumentare le probabilità di vivere davvero la vita che desideri.

Non lasciare che altri decidano per te. Possiamo scegliere che stile di vita adottare, che prodotti acquistare, come vestirci, cosa mangiare…A prescindere da mode, pubblicità e campagne mediatiche.

Il sistema sta vacillando. Lo stile di vita che abbiamo adottato, sembra ormai in crisi. E’ una grande opportunità per migliorare le cose.  Condivido volentieri un celebre discorso di Bob Kennedy nel 1968, pochi mesi prima di essere ucciso. Ci sono interessanti spunti di riflessione…

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.  Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.”

(Robert Kennedy)

 

 

 

Possiamo scegliere. Subire la vita o vivere la vita che vogliamo veramente. Le difficoltà non mancheranno, gli ostacoli da superare spesso sembreranno insormontabili, ed è nel modo di affrontare queste sfide che risiede, a mio avviso, la differenza tra vivere e sopravvivere.

 

Buona vita!!!

 

Condividi questo post sui social. Insieme è più facile cambiare!  🙂

 

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    katia
    Giugno 12th, 2013 at 7:29 pm

    toccante … ed oggi più di sempre lo trovo vero e vicino a quello che provo.
    io decido cosa fare della mia vita nel rispetto delle altre persone e nel rispetto dei miei valori!
    Grazie Katia

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    Rita
    Giugno 12th, 2013 at 9:05 pm

    Grazie e…complimenti Giovanni, scrivi situazioni assolutamente VERE dettate dal cuore e dall’animo!

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    Giovanni Annunziata
    Giugno 12th, 2013 at 9:13 pm

    Grazie a voi per le belle parole! Un abbraccio!

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