Reality o Ir-reality?

Reality o Ir-reality?

(IR)REALITY SHOW…

WhatsApp, Facebook, Twitter, YouTube, Google+, Instagram, Pinterest, LinkedIn… Confessa, ne utilizzi spesso qualcuno, giusto?

Assistevo ieri in treno ad una chiacchierata tra due amiche. Una, “leggermente” alterata, raccontava di essere stata lasciata dal proprio compagno attraverso un messaggio di testo su WhatsApp.  Che tristezza…

In treno, tutti, davvero tutti, avevano Smartphone, tablet o pc. Tutti, davvero tutti, con la testa chinata sul proprio schermo. La cosa mi ha colpito e mi ha fatto pensare…

Intendiamoci, la tecnologia è indispensabile. Solo che… non sono sicuro che la stiamo usando nel modo migliore.

Siamo in contatto con tutto il mondo, eppure la maggior parte delle persone dichiara di sentirsi sola. E’ paradossale.

C’è chi esce con gli amici e passa la serata a mandare messaggi o a girovagare su Facebook. Mi capita di vedere perfino coppie ignorarsi reciprocamente rapiti dallo schermo del proprio Smartphone.

Perdonami, non ce la faccio. Proprio non riesco a comprendere.

Sarò all’antica, ma preferisco una telefonata ad un messaggio, un libro ad un e-book, un caffè ad una video chiamata, una riunione ad una conference call, una cena a lume di candela ad una illuminata dallo schermo di un cellulare.

Un tramonto, una pizza, un abbraccio… sono cose che amo godermi e non immortalare con un selfie. E poi, detto tra noi, sicuro che al mondo interessi davvero quello che hai mangiato stasera a cena? 😀

Come per tutte le cose, è l’esagerazione che può essere dannosa. La cosa triste è che i più non sono nemmeno consapevoli del proprio grado di dipendenza da Social e Smartphone, proprio come per qualsiasi altra dipendenza. Non mi meraviglierei se tra qualche tempo iniziassero a sorgere comunità di recupero…

 

I SEGNALI DELLA DIPENDENZA

Giochi, sms, fotocamera, chat, note vocali, telefonate, consultare le proprie pagine sui social network, avere sempre il cellulare in mano…

Molte persone passano gran parte del proprio tempo connesse. In molti fanno fatica a staccarsi dal telefono, lo tengono sempre acceso, perfino di notte.

Spesso si manifestano ansia, o addirittura attacchi di panico quando non c’è copertura o la batteria è agli sgoccioli.

A livello fisico le conseguenze sono molteplici: mal di testa, disturbi alla vista, tic nervosi, vertigini, dolori cervicali… senza toccare il tema degli effetti potenziali delle onde elettromagnetiche…

Sul piano relazionale i danni possono essere enormi. Si arriva ad utilizzare il telefono o le pagine social come strumento di controllo con effetti spesso disastrosi sui rapporti. Si tende a nascondersi dietro uno schermo per non affrontare direttamente una realtà che spaventa. Si costruisce una identità alternativa, virtuale e protetta, distante spesso anni luce dalla realtà.

Si mandano cuoricini e sorrisi; si condividono belle frasi o filmati, ci si scambiano foto, filmati, canzoni e perle di saggezza ma non ci si sa più abbracciare, guardare negli occhi, o passare una serata a ridere, scherzare ed emozionarsi insieme.

So che le mie parole potranno sembrare esagerate e che non tutti saranno d’accordo. Va bene così. Io ho deciso da tempo. Personalmente ho il telefono spento la maggior parte del tempo. Il destino dell’umanità non dipende dalla mia reperibilità. Da sempre è la mia scelta. Ormai chi mi conosce lo sa…

Ad un mondo virtuale io preferisco di gran lunga il mondo reale. E tu?

 

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    enrica
    Febbraio 26th, 2016 at 4:30 am

    I rapporti di coppia sono rivoluzionati dalla esistenza dei cellulari. Il corteggiamento rispetto a qualche anno fa è completamente cambiato per la presenza dei cellulari. I nuovi approcci e le nuove conoscenze tra uomo e donna si fanno con l’ausilio dei cellulari. Come è cambiato il mondo! Forse era meglio prima . . . .

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      Giovanni Annunziata
      Febbraio 26th, 2016 at 9:17 am

      Vero Enrica… tutto sommato senza il cellulare era anche più divertente… 😉 Grazie!!

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    guido
    Febbraio 26th, 2016 at 9:07 am

    Concordo in pieno con il contenuto dell’articolo.
    Ho lo smartphone, ma utilizzo solo whatsapp per fissare appuntamenti con gli amici e, soprattutto, non lo utilizzo quando sono in compagnia di altre persone.
    La buona educazione innanzitutto
    Guido

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      Giovanni Annunziata
      Febbraio 26th, 2016 at 9:16 am

      La buona educazione, vero!!! Giro molto nelle scuole con i miei corsi… vedo insegnanti con il telefono sempre in mano. Genitori che parlano al telefono o scrivono messaggi perfino al volante… Farei una campagna sociale del tipo: “Usare con moderazione. Nuoce gravemente alla vita…” 😉 Grazie del contributo!!!

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