Donare

Donare

Ti è mai capitato di ricevere qualcosa in dono senza aspettartelo? E’ proprio vero che basta il pensiero!  Il solo fatto che in maniera del tutto inaspettata qualcuno abbia pensato a noi, ci fa stare meglio. A prescindere dal valore materiale di ciò che riceviamo. E come ti senti quando sei tu a voler fare un regalo a qualcuno? E quando ti rendi conto di aver regalato a qualcuno anche (e soprattutto) una splendida emozione? Mi viene in mente una storia che ho scritto tanti anni fa, proprio sulla bellezza del dono…

 

C’era una volta un bimbo che sognava un mondo in cui ogni giorno tutti si scambiavano un dono. Ogni uomo, in ogni angolo della terra doveva donare qualcosa ad uno sconosciuto. Tutti i giorni.

Si rendeva conto della difficoltà del suo progetto, ma questo non gli impediva di continuare a sperare. Parlava del suo sogno a tutti, e gli sarebbe piaciuto poter essere lui il primo a dare l’esempio. Purtroppo, si rammaricava, non aveva soldi e non poteva regalare niente a nessuno. Passarono gli anni ed il bimbo ormai era diventato un uomo anziano. Continuava, ormai quasi senza speranza, a raccontare a tutti del suo sogno. In molti lo consideravano solo un vecchio matto e lo prendevano in giro per la sua idea irrealizzabile. Ma lui insisteva, spinto da chissà quale misterioso motivo.

Un bel giorno arrivò nel suo paesino un uomo d’affari venuto da molto molto lontano. Aveva viaggiato per mesi interi col suo seguito di mercanzie preziose da vendere. Appena giunto chiese a tutti gli abitanti che incontrava sul suo cammino di radunarsi nella piazza del mercato il mattino del giorno dopo, e di informare tutti di quell’appuntamento.

La gente era sospettosa. Si chiedeva chi fosse quell’uomo e per quale motivo li avesse convocati in piazza. I più erano certi che volesse proporre a tutti il suo carico di merce, per ricavarne il massimo profitto possibile. In ogni caso, la curiosità era più forte della diffidenza. Non capitava spesso di ricevere visite in paese…

Il giorno dopo la piazza era stracolma di gente. C’erano tutti. I bambini correvano qua e là immersi nei loro giochi, le mamme non li perdevano di vista un solo istante, sebbene il paese fosse tutto sommato tranquillo. I ragazzi e le ragazze si scambiavano occhiate dolci e maliziose allo stesso tempo, e gli uomini parlavano tra loro magnificando le proprie imprese di caccia. In fondo, in un angolo, anche l’ormai vecchio sognatore aveva deciso di partecipare a quello strano evento, probabilmente sperando di poter avvicinare il ricco mercante e parlargli della sua idea.

Ad un tratto il tempo parve fermarsi. Tutti si voltarono sulla improvvisata pedana allestita al centro della piazza. E con particolare maestria (noi diremo come una famosa rockstar…) fece il suo ingresso quell’uomo venuto da lontano. Il brusio che si scatenò all’apparire del mercante, cessò quasi subito, non appena l’uomo iniziò a parlare. A guardarlo superficialmente,  non sembrava niente di speciale. Eppure aveva un fascino ed un carisma particolari, ed in breve tempo conquistò l’attenzione di tutti. Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, disse di voler raccontare una idea che aveva ascoltato da un ragazzo al suo villaggio, un’idea, annunciò in tono solenne, che gli aveva modificato profondamente la vita. Quell’idea gli era stata donata ed ora lui desiderava condividerla con tutto il paese.

La curiosità crebbe sempre più, anche se in molti continuavano a sospettare che si trattasse solo di una trovata pubblicitaria. Finalmente iniziò il racconto: tra lo stupore generale parlò dell’importanza del dono. Si, era proprio l’idea che tutto il paese aveva ascoltato migliaia di volte da quel vecchio matto! Quell’ idea aveva viaggiato per centinaia di miglia, si era propagata di bocca in bocca fino a raggiungere le località più remote e, a quanto pare, stava dando i suoi frutti.

Una lacrima di gioia solcò il viso del vecchio, che ora tutti guardavano con occhi diversi. Lui capì di essere riuscito a perseguire il suo sogno, di aver donato qualcosa di importante agli altri, di aver toccato il cuore di qualcuno.

All’improvviso qualcuno tra la folla urlò al mercante: “ Fai tutto questo solo per il tuo profitto! Vuoi farti bello agli occhi di tutti per vendere di più!”

“E’ vero!” Rispose con un sorriso il mercante. “I miei affari sono molto migliorati da quando vado in giro a raccontare questa storia. Ed anche la mia vita è cambiata. Quando torno nei luoghi che ho già visitato, in molti si avvicinano a me per ringraziarmi del dono che gli ho fatto e per raccontarmi di come le loro vite siano migliorate e si siano arricchite iniziando a scambiarsi dei doni. E questo è il dono che loro fanno a me. Ne sono felice. Faccio stare bene le persone e le persone fanno stare bene me. E tu non preferisci forse fare i tuoi acquisti da chi ti è simpatico e ti fa stare bene? Il vendere di più è per me solo una conseguenza, ben gradita, del mio nuovo modo di essere. Racconto della teoria del dono ogni qualvolta ne abbia l’opportunità, e non soltanto durante i miei viaggi d’affari. Io mi sento un dono, e sono convinto che ognuno di noi lo sia per gli altri. Se ognuno iniziasse a ragionare così, nel mondo non ci sarebbero più guerre e tutti sarebbero più felici.” Un applauso scrosciante coprì le sue parole. Qualcuno notò il vecchio nell’angolo piangere come un bambino, e corse ad abbracciarlo.

Non è importante cosa donate!” Continuò alzando la voce il mercante. “C’è qualcosa di molto più prezioso di un anello di brillanti o di un tessuto pregiato. Donate voi stessi, il vostro tempo, il vostro ascolto, il vostro sorriso, il vostro amore. Donate senza aspettarvi niente in cambio. Donate e, subito dopo, dimenticatevi di averlo fatto e ricominciate daccapo. Lo so può sembrare folle, ma ricordate, il limite tra follia e saggezza è molto molto labile!

Quel giorno rimase scolpito per sempre nella mente e nei cuori della gente. Per alcuni quelle rimasero solo belle parole, un progetto irrealizzabile. E continuarono a vivere come avevano sempre fatto, barcamenandosi a fatica tra gli alti e bassi della vita, tra mille sbalzi d’umore. Qualcuno timidamente iniziò con diffidenza a provare, stando a lungo a pensare a cosa donare per non fare brutta figura. Altri iniziarono con grande entusiasmo, e ben presto si resero conto di quanto fosse difficile modificare le proprie abitudini. La maggior parte delle persone continuavano a pensare al dono come qualcosa di esclusivamente materiale.

Ma l’idea era contagiosa, e, lentamente, stava cambiando il loro modo di pensare e di vivere. Nessuno, nemmeno il più scettico, poteva negare di sentirsi meglio nel ricevere un regalo. Le persone iniziarono a parlare di più tra loro, a fare nuove conoscenze, a riscoprire il valore dei rapporti umani.

Il vecchio, diventato ormai una celebrità in paese, riceveva continuamente visite di ammiratori. Tutti gli portavano in dono qualcosa. In breve accumulò una ricchezza immensa. Ma la parte più grande di quella ricchezza era nascosta nel profondo del suo cuore.

Alla sua morte tutto il paese pianse a lungo. Tutti erano ormai d’accordo che si era spento un uomo eccezionale. Il suo testamento venne letto pubblicamente in quella piazza del mercato da dove, qualche anno prima, era partita la sua riabilitazione. Il Sindaco lesse con la voce rotta dall’emozione: tutte le sue ricchezze erano state lasciate ai bambini, perché è da loro che dipendeva il futuro e la prosperità di tutto il paese. Già, i bambini… quanto spesso ce ne dimentichiamo presi da mille importantissimi impegni…

Questo spunto di riflessione fu il suo ultimo, preziosissimo regalo. 

 

copyright © Giovanni Annunziata

 

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    cristina
    Dicembre 21st, 2012 at 8:31 pm

    Bene Gio…. anche questo che ci hai appena fatto tu è un gran dono. Le tue parole hanno il potere di cambiare davvero la vita, basta aprire il cuore e accoglierle. Tu ci confermi che basta davvero poco…. e io sono totalmente d’accordo con te.
    Ciao, Cry

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    Lori
    Dicembre 22nd, 2012 at 10:49 pm

    Facciamo che sia Natale tutti i giorni!
    Io ti regalo volentieri un forte abbraccio.

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