Burnout: come riconoscerlo e affrontarlo prima che sia troppo tardi
Burnout: come riconoscerlo e affrontarlo prima che sia tardi
“Il corpo urla quello che la mente tace.”
— Anonimo
Ti sei mai sentito svuotato, anche dopo una lunga notte di sonno? Ti capita di provare inquietudine, insoddisfazione, nervosismo, insofferenza?
Hai presente quella sensazione in cui tutto sembra “troppo”? Anche le cose che un tempo amavi fare?
Non è semplice stanchezza. Non è solo stress.
Potrebbe essere burnout. E non è raro, e non capita solo agli altri.
🔥 Quando la fiamma si spegne dentro
Il burnout è un esaurimento che ti corrode dentro: non è solo fatica, è la fiamma che si spegne. Quando lo stress diventa cronico e ti ruba energia, motivazione ed emozioni, il corpo e la mente ti gridano che hai superato il limite.
È un logoramento mentale, fisico ed emotivo.
Non arriva all’improvviso: si insinua piano, confondendosi all’inizio con lo “stress normale”. Ma con il tempo diventa pesantezza cronica, fino a lasciarti vuoto. Continui a lavorare, a “funzionare”, ma dentro sei spento.
Ti riconosci in questi segnali?
- Ti svegli già stanco
- Hai perso motivazione, anche per ciò che prima ti piaceva
- Ti senti irritabile, cinico, distaccato
- Il corpo manda segnali continui (mal di testa, insonnia, tensioni, cattiva digestione)
- Vivi con la sensazione costante di non farcela
Se ti riconosci… fermati un attimo.
Non per mollare, ma per ascoltarti davvero.
🧭 Il punto di svolta
Il burnout nasce spesso da uno squilibrio: tra ciò che dai e ciò che ricevi, tra ciò che fai e chi sei.
È il segnale di una disconnessione dai tuoi bisogni, dal tuo corpo, dai tuoi limiti.
E se invece di continuare a correre provassi a cambiare rotta?
Lo so: quando ci sei dentro sembra impossibile. Ma non serve stravolgere tutto. Bastano piccoli passi costanti per invertire la direzione.
💡 Cosa puoi fare (già da oggi)
- Fai una pausa vera: non solo del corpo, ma della mente. Cammina senza telefono, siediti in silenzio, respira a fondo. Serve a ricaricare te, non la batteria del cellulare.
- Chiediti cosa ti sta drenando: scrivi ciò che ti consuma e ciò che ti nutre. A volte basta una piccola modifica per tornare a respirare.
- Ritaglia spazi per te: anche solo 10 minuti al giorno. Non è egoismo, è sopravvivenza.
- Impara a dire “no”: ogni “sì” forzato è un “no” a te stesso.
- Non fare tutto da solo: condividi, parlane, chiedi aiuto. Nessuno resiste a lungo da solo contro il mondo.
🌀 Una tecnica che può aiutarti: la respirazione consapevole
Prova così:
- Chiudi gli occhi e appoggia i piedi a terra
- Inspira per 4 secondi, trattieni per 4, espira per 6
- Ripeti per 3 minuti, concentrandoti solo sul respiro
È semplice, ma sorprendentemente potente: ti aiuta a rallentare, centrarti, tornare presente.
All’inizio potresti sentire resistenze: è normale. Con la costanza dei piccoli passi arrivano i cambiamenti veri.
📘 Lettura consigliata
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Che differenza c’è tra stress e burnout?
Lo stress è una risposta temporanea a pressioni esterne. Il burnout è un logoramento cronico che svuota corpo e mente. Lo stress può motivare, il burnout spegne.
Quanto dura il burnout?
La durata varia: può durare settimane, mesi o anni se trascurato. Riconoscerlo e agire subito fa la differenza.
Chi può essere colpito dal burnout?
Chiunque. Non riguarda solo lavori stressanti: può colpire genitori, studenti, insegnanti, imprenditori, caregiver. È la risposta a squilibri prolungati.
Come posso uscirne?
Con piccoli passi quotidiani: riposo, pause vere, respirazione consapevole, ascolto di sé e supporto di un professionista, se serve. Non esistono scorciatoie, ma un percorso di cura e consapevolezza.
Quando è necessario rivolgersi a uno psicologo?
Quando il malessere è persistente e interferisce con la vita quotidiana: ansia, depressione, attacchi di panico. In questi casi chiedere aiuto è fondamentale.
⚠️ Disclaimer
Questo articolo è a scopo informativo e non sostituisce il parere di un professionista.
Se vivi una situazione di forte malessere, ansia persistente, depressione o esaurimento, rivolgiti a un medico o a uno psicologo.
Chiedere aiuto è un atto di forza, non di debolezza.
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Giovanni Annunziata
Giovanni Annunziata è un formatore e coach specializzato nella crescita personale e nella gestione dello stress.
Fondatore del progetto "Vivere Rilassatamente", si dedica da anni all'insegnamento di tecniche per migliorare la qualità della vita e ottimizzare le performance individuali.
Il suo approccio combina discipline olistiche e pratiche formative in un'esperienza pratica e coinvolgente per apprendere strategie efficaci nella gestione dello stress e nel raggiungimento del benessere psicofisico.
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